Irlanda del Nord: attacco a caserma inglese, due morti

Reuters – di Anne Cadwallader

Uomini armati hanno ucciso due militari
britannici che prendevano delle pizze all’ingresso di una base militare
in Irlanda del Nord, nel peggiore attacco dall’accordo di pace del 1998.

Lo hanno riferito dei funzionari.

I
leader politici britannici e irlandesi hanno condannato l’attacco della
scorsa notte e hanno affermato che non farà deragliare il processo di
pace.

Il partito nazionalista irlandese Sinn Fein ha detto che i
repubblicani hanno il dovere di opporsi a ciò che hanno definito un
atto "sbagliato e controproducente".

"La loro intenzione è di
riportare i soldati britannici in strada. Vogliono distruggere i
progressi degli ultimi tempi e far ripiombare l’Irlanda nel conflitto",
ha detto in una dichiarazione il presidente dello Sinn Fein Gerry Adams.

La
polizia nordirlandese aveva avvisato questa settimana dell’esistenza di
una seria minaccia proveniente da dissidenti repubblicani. Erano anche
circolate notizie sulla presenza di forze speciali britanniche sul
territorio per raccogliere informazioni di intelligence.

Quattro
persone, inclusi due addetti alla consegna delle pizze, sono rimasti
feriti nell’attacco, secondo quanto riportato dalll’emittente pubblica
irlandese RTE.

I militari stavano prendendo delle pizze alla base
di Massereene, vicino alla città di Antrim, 25 chilometri a nordovest
di Belfast, quando uomini armati si sono avvicinati a bordo di un
veicolo e hanno aperto il fuoco.

Ci sono stati degli spari e gli
attentatori sono poi scesi dalla vettura e hanno sparato alle vittime
che giacevano a terra, secondo RTE. I due militari uccisi avevano sui
20 anni e dovevano partire per l’Afghanistan.

SINN FEIN: DIFENDERE IL PROCESSO DI PACE

"Tutto
ci riporta in modo terribile a ricordi del passato", ha detto Peter
Robinson, capo del principale partito protestante nella provincia e
capo del governo di coalizione.

L’accordo di pace del 1998, anche
chiamato del "Venerdì Santo", ha messo fine a 30 anni di conflitti
politici e interconfessionali in Irlanda del Nord, costati la vita a
oltre 3.000 persone.

L’esercito repubblicano irlandese Ira, che
ha lottato per una Irlanda unita con l’appoggio della minoranza
cattolica, ha siglato un accordo di cessate il fuoco con i militanti
protestanti filobritannici.

"I responsabili (dell’attacco) non
hanno appoggio, strategia per ottenere un’Irlanda unita", ha detto
Adams in una dichiarazione. "La nostra responsabilità è difendere il
processo di pace e il progressi che sono stati fatti per ottenere dei
diritti nazionali e democratici".

Le truppe britanniche hanno
lasciato la provincia nel 2007, ma episodi sporadici di violenza sono
continuati nonostante l’accordo di pace. Fino a pochi mesi fa, gran
parte dei disordini erano stati attribuiti più alla criminalità che a
movimenti di origine politica o confessionale.

A gennaio, un
ordigno è stato disinnescato a Castlewellan, una città 50 km a sud di
Belfast. Un gruppo repubblicano rivendicò di aver piazzato la bomba.

Gran
Bretagna e Irlanda hanno unanimemente condannato l’attacco di questa
notte, avvenuto alla base Massereene vicino alla città di Antrim, 25 km
a nordovest di Belfast.

"Negli ultimi giorni, sono state prese
iniziative per aumentare la sicurezza nell’Irlanda del Nord", ha detto
l’ufficio del primo ministro britannico Gordon Brown in un comunicato.

"Questo
a causa di un aumento della minacca da parte di coloro che, anche in
questa fase tardiva, vorrebbero ignorare i desideri della stragrande
maggioranza del popolo nordirlandese e tentare di far deragliare il
processo di pace".

 

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