ENTROPIA SOTTO SEQUESTRO

   Venerdì sera, mentre si svolgeva uno spettacolo
teatrale (“Lezioni di giardinaggio per anonimi rivoluzionari”), i
carabinieri della compagnia di Alba (CN), comandati dal capitano Nicola
Ricchiuti entravano nello Spazio ENTROPIA.

Con la loro caratteristica
arroganza identificavano oltre 20 persone. 2 compagni arbitrariamente
fermati (e in seguito rilasciati dopo minacce sulla persona)  sono
accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Lo spazio messo sotto
sequestro preventivo. L’azione delle guardie mira a bloccare un
progetto che sta avendo buoni risultati, coinvolgendo giovani e
interessando la popolazione, mentre i giornali titolano l’intervento
con “locale abusivo in centro”.
   Alba non offre spazi di
aggregazione e di discussione che non siano quelli vincolati al
commercio e non tollera l’esistenza di realtà apertamente critiche
verso il sistema capitalista.
   La città della nutella vuole essere un’enclave “svizzera” in Italia.
La struttura stessa della città lo dimostra: il centro ricco e
inaccessibile da una parte, e dall’altra le risacche sociali dei
ghetti, ben nascosti dietro i palazzoni lussuosi. Come un’aiuola di
rappresentanza che viene curata in bella vista mentre la casa crolla
sul retro.
   Qualcosa evidentemente è cambiato. E farebbe bene a rendersene conto
anche quella sinistra che in città non ha mai fatto nulla se non
partecipare alle solite riunioni autoreferenziali di famiglia.
   Lo Spazio Autogestito ENTROPIA è tutt’altro che una discoteca o un
locale. E’ un luogo sociale di confronto, di democrazia diretta, di
organizzazione di cultura. In una società atomizzata sono proprio gli
spazi sociali ad umanizzare, e certo non ci rinunceremo, perché
crediamo che sia ancora la via da percorrere. La povertà che molti
nuovamente sperimentano si combatte con l’autogestione, con il
ritrovarsi al di fuori della propria abitazione in uno spazio condiviso
ed autogestito in cui fare analisi, critica e progetti.
   Il ridicolo della situazione è che l’entropia non è uno stabile occupato, ma affittato.                     
   L’intervento delle guardie ha interrotto la rassegna teatrale (di
cui venerdi il primo appuntamento), ha messo in condizione di non
proseguire il laboratorio teatrale dei bambini (i bimbi stavano
sviluppando il loro spettacolino teatrale), il progetto nascente del
Gruppo d’Acquisto dovrà attendere, lo stesso vale per i dibattiti in
programma per Aprile e la biblioteca/libreria sarà inutilizzabile fino
a che la buffonata non avrà fine.
   Ma i progetti seguono le persone, non gli spazi. Devono fermare le persone di cui hanno paura, e non possono.
   Pensano che mettere una catena al portone dello Spazio ENTROPIA
voglia dire chiudere con l’ENTROPIA. Non è così e glielo dimostreremo.

   I progetti continuano
   L’entropia continua
   La lotta …anche

 

Spazio Autogestito ENTROPIA
entropia@ecn.org

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