[Taranto] OCCUPATO IL C.S.O.A. CLORO ROSSO



Taranto,
11 marzo 2008 – Il centro sociale è la vecchia scuola Martellotta,
abbandonata da anni,situata in zona Taranto 2 in via Scoglio del Tonno.
Il gruppo di ragazzi occupanti chiede un posto per poter svolgere delle
attività sociali come: biblioteca popolare, palestra popolare,
cineforum, sala convegni e altre attività proposte dalla cittadinanza.
La necessità di occupare è nata dopo che mesi di trattative con il comune non hanno portato a un nulla di fatto.
Sarà convocata un assemblea popolare domani 11 Marzo nella scuola
stessa alle ore 17:00 per mostrare a tutti la bontà del progetto.

COMUNICATO: "Siamo parte di questa città"


Da
diversi mesi, l’associazione Eskerra sta tentando di ottenere
dall’amministrazione comunale di taranto l’assegnazione di un posto
abbandonato da adibire a centro sociale per poter svolgere attività in
favore di quella parte della cittadinanza emarginata e oppressa.
Il
sindaco fino a questo momento ci ha dato una grandissima disponibilità
che non si è mai tradotta in fatto concreto. Quindi, dopo aver diverse
volte discusso con lui, aver fatto volantinaggi, raccolta firme, un
presidio di tre giorni sotto il comune e un primo “abbozzo” di
occupazione della piscina abbandonata, le compagne e i compagni hanno
deciso di entrare, nella notte tra sabato 8 marzo e domenica 9, nell’ex
scuola media martellotta, ribattezzata cloro rosso.

Polizia, digos, carabinieri, giornalisti di ogni tipo e razza, non hanno mancato di farci visita.
È
arrivato a metà mattina un assessore che, da parte del sindaco di
rifondazione,  ci ha invitati caldamente ad abbandonare il posto
lasciandoci intendere che la nostra presenza in quel luogo, non era nei
loro programmi: la risposta secca è stata che saremmo rimasti lì e che
se il sindaco aveva intenzione di incontrarci ci avrebbe trovati lì.
In
serata, ci sono giunte voci, che il sindaco avrebbe firmato l’ordinanza
di sgombero per il giorno successivo, ma altre voci hanno smentito. In
ogni caso il giorno successivo il sindaco è venuto, ha parlato con noi
ribadendoci le ragioni per cui la nostra permanenza non era possibile,
ragioni rispedite al mittente, trattandosi di scuse inutili e
visibilmente inverosimili. Il sindaco di rifondazione è andato via
facendoci intendere chiaramente che era “costretto”, suo malgrado, a
firmare l’ordinanza di sgombero.
La digos ha preso i nominativi di
tutti i presenti, mentre venivano fatti allontanare i compagni che mano
mano arrivavano, per evitare che venissero prese anche le loro
generalità.

Dopo l’assemblea, ci siamo immediatamente attivati
perché lo sgombero non avvenisse: il sindaco ha dovuto fare marcia
indietro ed oggi invierà agli organi di informazione un comunicato
stampa spiegando le motivazioni del suo gesto e chiedendo alla digos di
lasciarci in pace.
I compagni più “buoni”, del cloro rosso, hanno
creduto alla buona fede del sindaco e che la voce circolata
sull’ordinanza di sgombero fosse falsa, qualche altro compagno più
“cattivo” , crede invece che quella voce non fosse assolutamente falsa
e che solo la nostra capacità di gestione ha potuto evitare che lo
sgombero avesse luogo. Questo anche in risposta a qualche giornalista
che non ricevuto come sperava, ha detto in televisione, senza neanche
averci visti in faccia che si trattava di un gruppetto di ragazzini
inesperti; la nostra risposta? Dito medio.

Oggi, 11 marzo prima
assemblea pubblica tarantina, per sabato faremo sapere nei prossimi
giorni cosa abbiamo in programma, così come anche per pasquetta.

Csoa clororosso_Taranto

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