L’onda non si ferma: nuove occupazioni a Torino e Ancona

03.11.2008
 Dopo i tentennamenti del governo
, al via una nuova settimana di lotta dell’onda anomala
studentesca. In quasi tutti gli atenei la giornata di oggi, quella in
cui il governo pare aver deciso di rallentare, virando sul disegno di
legge anziché utilizzare un decreto per cambiare i connotati
all’università, è stata dedicata ad assemblee e dibattiti su come
portare avanti le mobilitazioni. In Calabria proseguono le occupazioni
all’università di Cosenza e le lezioni in piazza a Catanzaro e Reggio,
così come a Milano, Pisa, Ancona e Napoli e Torino dove oggi vara
l’occupazione della struttura anche la Facoltà di Sciene Politiche. In
programma, a partire da questa mattina, numerose iniziative , dai
volantinaggi alle lezioni e ricerche a cielo aperto, fino
all’appuntamento del 7 ottobre con la controinaugurazione dell’anno
accademico al Politecnico a cui sono stati invitate personalità del mondo della cultura come Dario Fo e
Piergiorgio Odifreddi.

A Roma, ma all’ateneo di Tor Vergata, gli studenti hanno contestato
invece duramente l’esponente del Pdl Italo Bocchino, di passaggio
all’università per un convegno. "Noi non siamo facinorosi. Ecco
Bocchino il modernizzatore.", hanno urlato i manifestanti al passaggio
del parlamentare. "Bocchino cambia paese", hanno continuato nella
protesta, prima di occupare l’aula verde della facoltà di Lettere,
mentre la Polizia faceva il suo ingresso in facoltà.
Continua la protesta anche ad Ancona, dove l’aula Polifunzionale di
Ingegneria è stata occupata dagli studenti dell’assemblea "No133" che
hanno organizzato per oggi lezioni all’aperto nelle piazze e nell’atrio
della Facoltà di Economia. A Padova una ventina di
iscritti al conservatorio “Pollini” ha sfilato per le vie del centro
suonando la “Marcia funebre” di Chopin; a Genova le proteste sono
arrivate fino a Palazzo Ducale, sede del festival della cultura; A
Firenze invece domani ricercatori e docenti di Scienze politiche
laveranno i vetri delle macchine ai semafori di via Forlanini e viale
Guidoni per lanciare messaggi simbolici contro i tagli occupazionali
che riguardano in toto il mondo dell’istruzione. Lezioni in piazza a
Catanzaro e Reggio, così come a Milano, Pisa, Ancona e Napoli dove
oltre 500 studenti hanno affollato piazza dei Martiri con una lezione
all’aperto. I docenti di Economia politica
dell’Università l’Orientale di Napoli e dell’Università del Sannio
hanno tenuto una lezione sulla crisi economica internazionale. Gli
universitari sono stati poi raggiunti dagli studenti medi che si sono
uniti
alla lezione dopo aver attraversato in corteo il centro di Napoli. La
lezione si è svolta simbolicamente di fronte alla sede degli
Industriali di Napoli.

La protesta dilaga anche nelle superiori
Non si fermano nemmeno le scuole superiori, nonostante le minacce di
ritorsioni penali lanciate dal governo, concretizzate a Milano dai
carabinieri, che hanno denunciato quattro occupanti della scuola
magistrale Agnesi. Occupato a Milano anche il liceo Caravaggio, contro
il razzismo  senza l’ausilio die professori. Circa 200 allievi di
alcuni istituti romani oggi
pomeriggio hanno studiato sulla scale del ministero dell’istruzione a
via Trastevere. Nuove occupazioni si registrano in tutta Italia.
L’ultima in ordine di tempo è quella del liceo Caravaggio di Milano,
che ha imitato quanto fatto stamattina dall’Arnaldo di Brescia.

 
infoaut
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